S.A.T.C.

Quando sono triste, giù di morale. Quando ho un problema o sono in dubbio. Quando non so cosa fare e mi sento depressa e abbattuta, io vado a trovare le ragazze.
Sei stagioni, 94 episodi e due lungometraggi, eppure non ne ho mai abbastanza. Satc, acronimo che sta per Sex And The City, è una di quelle serie che hanno fatto la storia. Per la prima volta le donne parlavano di amore e sesso in modo schietto e disincantato, rifiutando di soliti cliché alla commedia con Meg Ryan ma senza perdere il romanticismo. Una vera rivoluzione per la storia della TV, tanto da doverlo mandare in seconda serata qui da noi, per proteggere le nostre giovani e virginali menti.
Quasi vent'anni dopo dalla prima messa in onda oggi SATC risente forse di un cambiamento nella moda ma non perde lo smalto e rimane ancora un prodotto attuale.

Io personalmente lo riguardo con la stessa frequenza con cui mettono Heidi, e ora, a pochi giorni dall'annuncio ufficiale che il terzo film della saga si farà, per chi ancora non lo conoscesse ecco qui di seguito cinque buone ragioni per cui guardare Sex and the City:

1. I vestiti, manco a dirlo. Carrie ha l'armadio più bello, straripante, glamour e originale del mondo. Cambia mise continuamente, indossa le perle anche per stare in casa, osa sfacciatamente gli abbinamenti più audaci ad ogni ora del giorno. Volteggia leggiadra sul suo tacco dodici senza mai un'incertezza, sempre impeccabile e perfetta. Questa è la mia mise preferita in assoluto, Carrie la indossa nell'ultimo episodio, quando a Parigi lascia il Russo e ritrova Big. E' semplicemente magnifica
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2. New York. Scordatevi il traffico, i rumori molesti, le folle di turisti davanti a Tiffany&Co. Scordatevi il fumo che esce dai tombini, le auto della polizia, il crimine e i cliché. La "City" qui ci viene presentata nel suo lato più affascinate e sfavillante, ci sono locali alla moda, foglie che cadono a Central Park,sfilate di moda e case d'aste, il Chrysler Building che spicca come un diamante, le passeggiate nel Village con le sue casette basse e le strade ordinate. E poi gli appartamenti, enormi, favolosi, veri paradisi immobiliari. New York al suo meglio, tirata a lucido. La città per cui ti viene voglia di comprare subito un biglietto aereo.

3. La voce fuori campo che apre ogni episodio e che lega le storie fra loro. E' un'espediente narrativo che amo tantissimo nei film e nelle serie TV perchè ricorda lo stile utilizzato nelle favole, quelle classiche che iniziano con il "c'era una volta". La voce che ci parla qui è quella di Carrie stessa, che si sovrappone con il ticchettare dei tasti sul suo portatile.

4. Le corse per Manhattan. Ricordate l'episodio in cui Carrie, per incontrarsi di nascosto con Big, chiede a Aidan di poter portare il cane a fare una passeggiata? Pit, il cane appunto, scappa e lei lo rincorre, su un meraviglioso tacco 12, per isolati interi. Oppure quando nel film, sotto una meravigliosa nevicata, con pigiama e pelliccia, attraversa tutta la città per raggiungere Miranda. Carrie non inciampa. Carrie non scivola. Si muove sui trampoli con una padronanza degna del Cirque du Soleil. Anzi no...una volta cade Carrie, in passerella...ma questa è un'altra storia.
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5. Il cinismo e l'ironia disincantata con cui le ragazze vivono il loro essere donna. Nessun cliché da film romantico qui, nessuna eroina da pizzi e trine, con quell'odiosa sbadataggine tipica delle protagoniste dei chick lit. Si parla di femminilità a tutto tondo. Di cosa significhi essere donna, forte e fragile allo stesso tempo e si parla di amore, sesso, amicizia, famiglie, omosessualità, figli, malattia, shopping sfrenato e sbronze colossali. Ma cosa più importante lo si fa senza giudicare, mai. Ricordandosi sempre "don't forget to fall in love with yourself first", perchè l'amore non arriva a salvarti, ma a completarti. A salvarci, noi ragazze di oggi, ci pensiamo da sole!
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