Qua la zampa

Sono svariate le leggende legate alla nascita della tradizione del Maneki Neko. E' nato in Giappone, di questo siamo sicuri in un momento non meglio identificato fra il 1600 e il 1800 (giusto un po' vago). Viene anche chiamato il gatto della fortuna, del benvenuto o del denaro, a seconda di quale tradizione si voglia credere vera sulla sua nascita. Fra le varie storie, quella che preferisco, racconta che un ricco signore (un re, un principe, quello che volete voi) si riparava un giorno sotto un albero durante un temporale. Vide un gatto che gli faceva cenno di avvicinarsi. Incuriosito lasciò il suo riparo per raggiungerlo, e proprio in quell'istante un fulmine incendiò l'albero. Gatto e uomo divennero buoni amici e in onore del suo salvatore a quattro zampe, il gentiluomo, fece costruire una statuetta che si tramanda da allora come simbolo di buona fortuna.
Si diffuse presto come talismano e negli esercizi commerciali per invitare i clienti ad entrare. Il gesto del Maneki Neko infatti indica un invito a raggiungere il gatto. A noi occidentali invece, guardando la zampetta andare avanti e indietro, sembra che il micio ci saluti. Il gatto porta spesso con se, trattenuta contro il petto dalla zampina, una moneta. Questo perché molto spesso la fortuna viene interpretata come entrate monetarie e le statuette di porcellana venivano utilizzate come salvadanai. Ho letto, e trovo delizioso, che inserire un soldo nel Maneki Neko è come gettare una moneta nel pozzo dei desideri. 

Dicevo in apertura il gatto portafortuna arriva dal Giappone, ma ben presto i loro cugini asiatici se ne sono impadroniti. Da bianco, piccolo, di porcellana e con un delizioso collarino rosso è diventato gigantesco e dorato. Ogni ristorante finto etnico che si rispetti ha il suo micione d'oro che ti accoglie sornione quando entri. Ed è proprio li che l'ho visto io. "Amore ma guarda che bello, non sembra che dica "ehi tu, qua la zampa, batti un cinque!"?"
E cosi, la notte di Natale, è arrivato! Si chiama Mao, esatto come Mao, perché è grande, sfacciatamente dorato e pacioccone. "Mettiamolo in alto, sulla libreria, cosi domina tutta la casa e ci porta fortuna". Il giorno dopo entrambi a letto con l'influenza più fulminante della storia e tanti saluti al pranzo e al panettone. Ma non è colpa di Mao. Vuole infatti la tradizione che se il gatto saluta con la zampina destra attiri salute e benessere, con la zampina sinistra denaro e successo. E noi siamo di sinistra, ovviamente, anche nella scelta della zampa.


fonte Pinterest

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