Raccontami una storia
E' arrivata la primavera, finalmente. Lo dice il calendario, oggi è il 21 marzo. Lo dice il sole che negli ultimi tre giorni ci ha abbagliato. Lo dice il vento caldo, che sa di dolci profumi. Lo dicono i fiori che sbocciano senza ritegno.
Venerdì pomeriggio sono andata al parco, un tripudio di colori e suoni. Vicino al laghetto, poco dopo la villa, c'è una una valletta che tra marzo e aprile si riempie di "Non ti scordar di me". Una mare di puntini azzurri, minuscoli e vivacissimi. Ho sempre amato tanto questi fiori, cosi piccoli e delicati. Li ho sempre amati perché, non so per quale motivo, mi ricordano la mia nonna.
Ci sedevamo li per un po', raccoglievamo i fiori in piccoli mazzetti e facevamo cerchietti con le margherite. Passavamo steli d'erba all'interno delle corolle per formare delle coroncine. Erano i regali per Cenerentola.
Venerdì pomeriggio sono andata al parco, un tripudio di colori e suoni. Vicino al laghetto, poco dopo la villa, c'è una una valletta che tra marzo e aprile si riempie di "Non ti scordar di me". Una mare di puntini azzurri, minuscoli e vivacissimi. Ho sempre amato tanto questi fiori, cosi piccoli e delicati. Li ho sempre amati perché, non so per quale motivo, mi ricordano la mia nonna.
![]() |
http://instagram.com/spettinata84 |
Quando ero piccola, ed eravamo in vacanza in montagna, il pomeriggio, insieme alla nonna uscivamo e cercavamo riparo dal sole di agosto nel bosco dietro casa. Oggi giorno la stesso percorso. Per prima, sul sentiero incontravamo la casa del lupo di Cappuccetto Rosso. Non mi dovevo assolutamente avvicinare, oppure il lupo sarebbe saltato fuori. Se tendevo l'orecchio lo sentivo che ringhiava da dentro. Era semplicemente uno gabbiotto dell'Enel, ma nelle mia memoria è buio e terrificante, e allungavamo sempre il passo per non farci sentire dal lupo.
Arrivati nel bosco c'era il ceppo dello gnomo. Si trattava di un semplice albero tagliato, ma la nonna mi raccontava era in realtà la "porta d'ingresso" per la tana sotterranea di un piccolo gnomo. La creaturina, spaventata dal mio chiasso, non sarebbe uscita fino a che io fossi stata nei paraggi. Raccoglievo legnetti, ghiande, qualsiasi cosa trovassi e le lasciavo sul ceppo, cosi che lo gnomo potesse trovarli una volta uscita. Non sapendo bene di cosa si componga la dieta di uno gnomi, mi immaginavo, in un certo senso, di aiutarlo a fare la spesa.Ci sedevamo li per un po', raccoglievamo i fiori in piccoli mazzetti e facevamo cerchietti con le margherite. Passavamo steli d'erba all'interno delle corolle per formare delle coroncine. Erano i regali per Cenerentola.
![]() |
fonte Pinterest (ci sono i "non ti scordar di me"!!) |
C'era, esattamente come nelle favole, o almeno cosi la ricordo io, una casa al limitare del bosco. Si accedeva tramite un grande cancello e la casa era situata in cima ad una salita. C'era un cane, che abbaiava minaccioso, per cui non ho mai osato avvicinarmi. Quella era la casa di Cenerentola, li le sorellastre e la matrigna la tenevano prigioniera a pulire e spazzare. La lasciavo i mazzolini e le coroncine vicino al cancello, convinta che le trovasse la sera, quando non so, buttava la spazzatura. Speravo di strapparle un sorriso e farle sapere che non era sola e qualcuno la pensava e si dispiaceva per lei. Cenerentola era l'ultima tappa. Poi, piano, pigramente, si tornava verso casa, facendo tutto il percorso all'inverso.
Li ricordo come pomeriggi pieni di sole e di magia. Ogni cosa intorno a me sembrava nasconderne molte altre. La mia fantasia era li, pronta a saltarmi addosso e a trascinarmi via.Chissà, forse è la mia memoria adulta, a rendere tutto molto più luminoso di quel che era, ma che importa. So che quei pomeriggi mi hanno in qualche modo segnato per sempre. Oggi mi basta tornare in mezzo ai "non ti scordar di me" per sentirmi ancora cosi: piccola e pronta ad esplorare. Aperta alla meraviglia. Mi dicono che sono spesso sulle nuvole, ma in realtà io sono qui, coi piedi ben piantati a terra. Semplicemente la mia nonna mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, con quelli della fantasia piuttosto che quelli della realtà. E a me, piace cosi.
![]() |
fonte Pinterest |
Commenti
Posta un commento