Fiocca la neve fiocca
La neve è una festa. Il solo pensiero che possa nevicare mi mette addosso un'allegria spropositata. Tutto si paralizza. Tutto diventa silenzio. Tutto diventa un'avventura. Vederla cadere, lenta, fitta, soffice dalle finestre di casa è un'emozione fortissima.
Quando ero piccola per le vacanze di Natale andavamo sempre nella casa in montagna. Nessuno scia, nella mia famiglia, ma papà ci aveva comprato una slittino. Rosso fiammante. Quando andavamo in paese, la mattina, per comprare il pane fresco, mia madre sistemava mio fratello dentro lo slittino e lo trainava. Il pomeriggio lo passavamo sempre alla pista di pattinaggio ma se nevicava forte stavamo a casa, col camino accesso, e papà ci portava sempre le paste da mangiare con la cioccolata. Ci sentivamo ricchi, fortunati, protetti. Sono fra i ricordi più felici che ho.
Neve per molti è sinonimo di disagio. Strade intasate, catene, ghiaccio. In città si sporca subito, e diventa fanghiglia. I mezzi di trasporto pubblico, i treni sopratutto, cadono nel caos. Ricordo in particolare una nevicata di circa 6 o 7 anni fa. Lavoravo già e, quando vidi i fiocchi intensificarsi, chiesi un permesso per uscire prima e tornare a casa. Troppo tardi, quando giunsi in stazione la rete ferroviaria era già nel pieno delirio. Tutto bloccato, treni soppressi, pendolari nel panico. Se abitualmente un ritardo mi provoca istinti omicidi, quando nevica, al contrario, mi sembra che sia soltanto una sfida lanciata dal tempo. E' come se all'improvviso fossi la protagonista di un film d'avventura che, contro tutte le avversità, deve riuscire a tornare a casa. Quella volta rimasi bloccata, insieme ad altri malcapitati, in una stazione sperduta nel nulla e sommersa nella neve, fino alle 23, quando mio padre temerario riusci a raggiungermi e a trarmi in salvo. Un freddo assurdo, la fame, ma a modo suo fu bellissimo...è inutile, non riesco ad incazzarmi con la neve!
C'è un'altro bel ricordo, legato ad una nevicata. Usciva il quarto Harry Potter, eccitazione a mille. In sala con gli amici, aspettavo l'arrivo del fidanzato dell'epoca, che non arrivò mai. Completamente rapita del film mi ricordai di guardare il cellulare solo a fine proiezione "non vengo, nevica troppo, i miei non mi lasciano la macchina". Nevicato? Usciti dal cinema la città era sommersa. Nelle tre ore di proiezione il mondo si era completamente imbiancato. Come una magia. Le nostre auto sommerse, tornammo a casa piedi in una città deserta, silenziosa ed irreale.
La neve è arrivata a trovarmi l'ultima volta lo scorso anno, giusto due fiocchi per dire "ciao". Ero a casa con la febbre. Sul davanzale un mazzo di tulipani gialli faceva uno strano contrasto. L'ho guardata scendere, anche se per poco, da sotto le coperte. Quest'anno ancora non si è fatta vedere. latita e si fa attendere. Ma questa mattina il freddo era diverso. Più intenso, più pungente. Io ci spero sempre nel bianco natale.
![]() |
Fonte Pinterest |
Commenti
Posta un commento