Amo
Sul tetto di casa. Arrampicati e sbronzi. Con i bicchieri in tasca, la bottiglia che passa di mano in mano. Il freddo e tutto intorno a noi i fuochi che si alzano dai paesi vicini, e le lanterne, pericolose si, ma magnifiche che accompagnano sogni e buoni propositi di tanti sconosciuti che affidano alle stelle i giorni che verranno.
E' iniziato cosi il nuovo anno. Con le persone che in quello passato sono diventate nuovi compagni d'avventura e in quella che è diventata casa mia. Me ne stavo li, attenta a non scivolare sulle tegole, tremando dal freddo e dividendo il bicchiere con una ragazza che solo un anno fa non sapevo nemmeno esistesse. Ho pensato davvero a quanto sono fortunata, a quante cose ho, a quanto se non lo fossi vorrei essere me. Il mio migliore amico come augurio di capodanno mi ha lasciato questa massima "la felicità è sognare quello che già si ha". E' dannatamente vero.
Mi lamento, faccio la vittima, la melodrammatica e la tragica. Ma se ci rifletto con onestà, possiedo già tutto quello che vorrei avere. Ho l'amore della mia vita al mio fianco, abbiamo costruito la nostra casa, costruiamo ogni giorno la nostra storia e il nostro futuro. Ho degli amici, tanti, molti più di quello che credo. Vicini, lontani, diversissimi fra di loro. Ma li amo tutti, ognuno con le proprie stranezze e ognuno mi arricchisce di qualcosa. Ho me stessa, e lo sottovaluto talmente spesso. Certo con qualche chilo di troppo e una timidezza congenita che a volte mi sta davvero sulle scatole, ma con la testa che piace a me. Esattamente la testa che piace a me. Con i miei colori, i miei sogni, le mie stranezze, le mie insicurezze e la mia forza. E lo dico qui, tanto non mi legge nessuno e non rischio di peccare di falsa modestia io ho senso dell'umorismo, io sono isterica davvero, non come tutte quelle che fanno finta. Ecco, l'ho scritto. Non dovrei dimenticarlo mai. Se dovessi rinascere vorrei essere esattamente quella che sono ora (e se possibile chiederei di saper cantare, disegnare e ballare).
Cosi sto qui, sabato due gennaio, nella mia cucina e ho fermamente deciso che questo 2016 dovrà essere all'insegna dell'amore. Amore per me e per tutto quello che mi circonda. Voglio che sia un anno di bellezza e gratitudine. E decorando l'agenda con le mie citazioni preferite, una per ogni settimana penso che in fondo, se qualcosa dovesse andare storto, come dicevano Simon e Garfunkel "ho sempre i miei libri e le mie poesie a proteggermi".
buon anno.
E' iniziato cosi il nuovo anno. Con le persone che in quello passato sono diventate nuovi compagni d'avventura e in quella che è diventata casa mia. Me ne stavo li, attenta a non scivolare sulle tegole, tremando dal freddo e dividendo il bicchiere con una ragazza che solo un anno fa non sapevo nemmeno esistesse. Ho pensato davvero a quanto sono fortunata, a quante cose ho, a quanto se non lo fossi vorrei essere me. Il mio migliore amico come augurio di capodanno mi ha lasciato questa massima "la felicità è sognare quello che già si ha". E' dannatamente vero.
Mi lamento, faccio la vittima, la melodrammatica e la tragica. Ma se ci rifletto con onestà, possiedo già tutto quello che vorrei avere. Ho l'amore della mia vita al mio fianco, abbiamo costruito la nostra casa, costruiamo ogni giorno la nostra storia e il nostro futuro. Ho degli amici, tanti, molti più di quello che credo. Vicini, lontani, diversissimi fra di loro. Ma li amo tutti, ognuno con le proprie stranezze e ognuno mi arricchisce di qualcosa. Ho me stessa, e lo sottovaluto talmente spesso. Certo con qualche chilo di troppo e una timidezza congenita che a volte mi sta davvero sulle scatole, ma con la testa che piace a me. Esattamente la testa che piace a me. Con i miei colori, i miei sogni, le mie stranezze, le mie insicurezze e la mia forza. E lo dico qui, tanto non mi legge nessuno e non rischio di peccare di falsa modestia io ho senso dell'umorismo, io sono isterica davvero, non come tutte quelle che fanno finta. Ecco, l'ho scritto. Non dovrei dimenticarlo mai. Se dovessi rinascere vorrei essere esattamente quella che sono ora (e se possibile chiederei di saper cantare, disegnare e ballare).
Cosi sto qui, sabato due gennaio, nella mia cucina e ho fermamente deciso che questo 2016 dovrà essere all'insegna dell'amore. Amore per me e per tutto quello che mi circonda. Voglio che sia un anno di bellezza e gratitudine. E decorando l'agenda con le mie citazioni preferite, una per ogni settimana penso che in fondo, se qualcosa dovesse andare storto, come dicevano Simon e Garfunkel "ho sempre i miei libri e le mie poesie a proteggermi".
buon anno.
![]() |
fonte Pinterest |
Commenti
Posta un commento