Colette, ritratto di un'icona
Julie non è più una ragazzina. Julie è una donna matura, splendida nei suoi quarantanni. Julie è una donna forte, passionale. Julie ha amato, tanto, e sofferto tanto. Julie è una donna bellissima, che ha dato scandalo, per questo nei locali notturni della Parigi di inizio secolo tutti si voltano ancora al passaggio della contessa di Carneilhan. Julie è anche una donna forte, che ha scelto se stessa prima di tutto. Ha scelto di non cedere al ricatto del denaro, di vivere con poco ma libera, padrona di se stessa. Julie ha rifiutato un matrimonio fatto di tradimenti e ricatti emotivi e ha preferito rimanere sola, vivere con poco ma con verità.
Piccoli espedienti, astuzie, tanto ingegno e creatività le permettono di rinnovare sempre il suo guardaroba e apparire splendida. Per avere un nuovo paio di guanti basta tingerlo, per una nuova gonna basta indossare quella vecchia al rovescio. La fame è la sola cosa di cui Julie non riesce a disfarsi ma con un bel bicchiere d'acqua e una sigaretta può ingannarla per qualche ora.
Non è di certo il suo romanzo più famoso, ma "Julie di Carneilhan"ci racconta qualcosa di più di una semplice storia. Ci parla della sua autrice, di Colette, una donna straordinaria anzi, una vera icona.
Sidonie-Gabrielle Colette scrittrice, attrice, ballerina al music-hall, giornalista, caporedattrice, sceneggiatrice e critica cinematografica, estetista e commerciante di cosmetici, Grand'Ufficiale della Legion d'onore, si dice anche che fu lei a scritturare Audrey Hepburn per il suo primo film, Gigi...una donna sola, cosi tante anime. Colette visse di molte cose, ma sopratutto di passione. Passione per l'amore: ebbe tre mariti e tre divorzi, una scandalosa relazione con il figlio del suo secondo marito (di cui narrò nel suo più celebre romanzo Cherì). Amò uomini e donne indiscriminatamente, ma più di tutto amò l'arte in tutte le sue forme, su tutte la scrittura. Più di ottanta fra romanzi, memorie e sceneggiature compongono l'eredità della scrittrice parigina. In ognuna delle sue storie si ritrova un po' di lei, uno scorcio della sua vita. E' come se avesse bisogno di mettere per iscritto ciò che vive, per analizzarlo, per renderlo vero. Colette visse libera da ogni costrizione e da ogni etichetta. Diede scandalo coi amori, danzando nuda a teatro, scrivendo audaci sceneggiature, accedendo per prima a ruoli da sempre considerati maschili.
Si spense il 3 agosto del 1954, in quello che mi immagino un giorno assolato e caldo dell'estate parigina. Troppi scandali nella sua vita perché la Chiesa le accordasse una cerimonia religiosa, ma forse non l'avrebbe nemmeno voluto. Non era una donna convenzionale Colette e il suo paese la celebra e la omaggia. Sarà la prima donna francese a ricevere l'onore di un funerale di stato come si conviene alle grandi personalità di ogni nazione.
Colette riposa oggi al cimitero di Père-Lachaise, a noi rimane la sua immensa produzione artistica e il ritratto di una donna indipendente, libera, vera protagonista del suo tempo.
Piccoli espedienti, astuzie, tanto ingegno e creatività le permettono di rinnovare sempre il suo guardaroba e apparire splendida. Per avere un nuovo paio di guanti basta tingerlo, per una nuova gonna basta indossare quella vecchia al rovescio. La fame è la sola cosa di cui Julie non riesce a disfarsi ma con un bel bicchiere d'acqua e una sigaretta può ingannarla per qualche ora.
Non è di certo il suo romanzo più famoso, ma "Julie di Carneilhan"ci racconta qualcosa di più di una semplice storia. Ci parla della sua autrice, di Colette, una donna straordinaria anzi, una vera icona.
Sidonie-Gabrielle Colette scrittrice, attrice, ballerina al music-hall, giornalista, caporedattrice, sceneggiatrice e critica cinematografica, estetista e commerciante di cosmetici, Grand'Ufficiale della Legion d'onore, si dice anche che fu lei a scritturare Audrey Hepburn per il suo primo film, Gigi...una donna sola, cosi tante anime. Colette visse di molte cose, ma sopratutto di passione. Passione per l'amore: ebbe tre mariti e tre divorzi, una scandalosa relazione con il figlio del suo secondo marito (di cui narrò nel suo più celebre romanzo Cherì). Amò uomini e donne indiscriminatamente, ma più di tutto amò l'arte in tutte le sue forme, su tutte la scrittura. Più di ottanta fra romanzi, memorie e sceneggiature compongono l'eredità della scrittrice parigina. In ognuna delle sue storie si ritrova un po' di lei, uno scorcio della sua vita. E' come se avesse bisogno di mettere per iscritto ciò che vive, per analizzarlo, per renderlo vero. Colette visse libera da ogni costrizione e da ogni etichetta. Diede scandalo coi amori, danzando nuda a teatro, scrivendo audaci sceneggiature, accedendo per prima a ruoli da sempre considerati maschili.
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Fonte Google |
Colette riposa oggi al cimitero di Père-Lachaise, a noi rimane la sua immensa produzione artistica e il ritratto di una donna indipendente, libera, vera protagonista del suo tempo.
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