The Marvelous Mrs Maisel

Prendi una protagonista brillante, una trama originale, una spumeggiante New York anni 50 e due sceneggiatori sinonimo di garanzia: AmySherman-Palladino e suo marito Daniel, avrai tutti gli ingredienti per una squisita serie tv, e The Marvelous Mrs Maisel è esattamente questo.
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La storia racconta di Miriam, "Midge", casalinga ventisettenne dell'Upper West Side: moglie, madre, donna: perfetta, anzi ossessionata dalla perfezione. D'altronde Midge ha tutto dalla vita: un marito innamorato, due bambini, un fisico da urlo che cura maniacalmente, una casa da rivista di arredamento in un quartiere chic,  una vita sociale di successo. E' bella, simpatica, brillante, arguta, sempre sorridente...è troppo, al almeno troppo per suo marito Joel, arrivato uomo d'affari di giorno e aspirante comico di notte che, dopo una debacle sul palcoscenico di un cabaret, la lascia inaspettatamente. Miriam è distrutta, in pochi attimi la sua vita di perfetta va in frantumi e lei perde completamente la bussola. Quello che più di tutto non riesce a  digerire è come sia possibile che, dopo tutti i suoi sforzi, il marito le preferisca Penny Pen: la sua segretaria banale e sciocchina quanto il suo nome.

In un momento di profondo sconforto Midge si ritrova, una sera, ubriaca, nel caberet in cui si esibiva il marito e si sorprende a salire sul palco e a inforcare il microfono. E' una rivelazione. La perfetta ragazza ebrea cresciuta ed educata per essere la moglie ideale, laureata in letteratura russa, sempre sorridente e positiva, viene soppiantata da una donna ironica, caustica, profondamente indignata. Midge getta la maschera e permette al suo vero io di venire a galla rivelando una personalità arguta, senza peli sulla lingua e con le idee molto chiare su quello che dovrebbe essere il ruolo della donna e su quello che invece è il ruolo a cui le relega la società, in completa antitesi con quanto ha lei stesso vissuto fino ad ora.
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Da qui in poi assistiamo alla rinascita di Miriam. Un poco per volta, tra cadute e risalite, la vediamo ri-appropriarsi della sua vita. Midge, che fino a quel momento ha incarnato la vita di uno stereotipo,  rifiuta categoricamente di ricadere in quello della "divorziata disperata". La seguiamo mentre lascia la casa abitata col marito, mentre si ribella ai genitori che la vorrebbero impegnata a riconquistarlo in ogni modo, la guardiamo gettare la maschera della madre amorevole ammettendo di aver forse sbagliato a volere dei figli, la guardiamo trovare lavoro e affermare la sua indipendenza economica, ma soprattutto la guardiamo perseguire la strada che, inaspettatamente le ha svelato la sua vera vocazione: la comicità. 
Il suo nuovo percorso e la gavetta da aspirante comica la porteranno ad aprirsi al mondo, ad uscire dal suo ambiente protetto ed entrare in contatto con persone diverse, diversi modi di vivere e avrà, finalmente, la possibilità di esprimere se stessa e le sue opinioni. Opinioni che Midge ha da sempre e ben chiare su quello che dovrebbe essere il ruolo della donna nella società, ma che soffocava per recitare la parte che fin da piccola la società le aveva assegnato. 
E quando Joel, suo marito, si renderà conto dell'errore commesso e cercherà di tornare da lei, scoprirà che è impossibile perché la moglie remissiva e perfetta di un tempo è scomparsa lasciando il posto ad una donna sicura di sé e del suo talento.

The Marvelous Mrs Maisel è una bellissima storia di ribellione e rinascita. Il personaggio di Miriam è tanto potente quanto vero. La vediamo straripante di vita e di talento e gioiamo con lei mentre riafferma, pezzo dopo pezzo, la sua identità. La bellezza del personaggio è il combinare magistralmente il suo essere profondamente femminile e allo stesso tempo incredibilmente forte. Anche nei momenti di sconforto e di debolezza Miriam non perde mai la sua forza d'animo e la sua incrollabile fede in se stessa. Passo dopo passo, episodio dopo episodio per potersi affermare in un mondo maschilista e difficile come quello delle stand-up comedy, dove tutte le consigliano di fingere e interpretare un personaggio, Madge al contrario si libera di ogni maschera, abbatte ogni cliché e si mostra finalmente per  quello che è: una donna vera. Il pubblico, assurto al ruolo di metafora di vita, le funge da specchio e la applaude solo quando è spontanea, quando da davvero tutta se stessa, senza finzioni, senza sketch preparati, solo la sua essenza più sincera in tutte le sue imperfezioni, in tutti i suoi lati scomodi. 
Uno straordinario percorso di accettazione e di incoraggiamento ad autenticamente per se stessi, perché è quella l'unica strada per essere felici.

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