L'ho sposato lettore mio, a cura di Tracy Chevalier

Currer, Ellis e Acton Bell: sono questi gli pseudonimi utilizzati da tre signore della letteratura inglese per poter vedere pubblicati i loro romanzi. Sono storie di un'inaudita forza quelle nate dall'intelletto e dallo spirito delle tre figlie di un reverendo di uno sperduto villaggio dello Yorkshire. Charlotte, Emily ed Anne, meglio conosciute come le sorelle Brontë. 
In un'epoca in cui la figura femminile veniva dipinta come passiva, priva di volontà, un mero soprammobile da salotto, le tre ragazze Brontë raccontano di amori viscerali e contrastati, di governanti in lotta contro il destino per affermare la propria indipendenza, di mogli che denunciano e rifuggono mariti violenti. Jane Eyre, Cime Tempestose, La signora di Wildfell Hall grandi romanzi diventati di diritto classici immortali della letteratura inglese. 
il volume è edito da Neri Pozza Editore
E' a Charlotte e alla sua Jane Eyre che Tracy Chevalier e altre ventuno scrittrici hanno dedicato l'antologia intitolata:"L'ho sposato, lettore mio". Il titolo riprende la frase con cui Jane ci annuncia, nel finale del romanzo, di essere convolata a nozze con Mr. Rochester. 
Una frase "forte" per l'epoca e in cui, secondo Tracy Chevalier scrittrice, promotrice e curatrice del progetto, Charlotte riassume perfettamente il senso del romanzo e la personalità della sua protagonista. Jane Eyre è una donna forte, tenace, padrona del suo destino che nonostante le avverse condizioni di partenza, "povera, oscura, brutta e piccola", riesce a trionfare nella vita e nell'amore grazie al suo coraggio. Lotta incessantemente per non farsi vincere dalla paura, per migliorare la sua condizione e rimanere fedele ai suoi principi e alla sua moralità. Jane non scende a compromessi, nemmeno per amore di Rochester, e fa affidamento sempre e solo sulle sue forze. Un'esempio ancora oggi di emancipazione e indipendenza. 

Con la frase "L'ho sposato", rivolgendosi direttamente al lettore, Jane sottolinea come sia stata lei a scegliere il matrimonio, e non viceversa. Un concetto rivoluzionario per un'epoca in cui le donne si sposavano per mettersi al sicuro sotto la protezione di un ricco marito. Un concetto, secondo la Chevalier, attuale ancora oggi. Lo analizzano e reinterpretano in questa raccolta ventuno scrittrici di lingua inglese in altrettanti racconti brevi. Storie che parlano di matrimonio e amore, in ogni sua sfumatura: felice, triste, finito, appena sbocciato, omo o eterosessuale, ufficiale e ufficioso. 
Ventuno modi di essere donna e di interpretare l'amore attraverso il tempo e lo spazio, con un'unico filo conduttore: Jane Eyre, il cui fantasma aleggia su ognuna delle storie intrecciandole fra loro. 

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