Stop body-shaming!
"Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti"
Sofia Loren
Natale, il periodo più magico dell'anno. Lo aspettiamo trepidanti ogni anno, anche se non siamo più bambini. Pensiamo i regali per tempo e con cura, li impacchettiamo e scriviamo i bigliettini. Pianifichiamo cene, merende e colazioni per vedere tutti gli amici. Farci gli auguri, scambiarci i regali. I giorni di festa, se siamo fortunati, li passiamo coi nostri cari, le persone che amiamo. Mamme e nonne sfoggiano le loro arti culinarie nelle migliori ricette, quelle della tradizione. Lasagne, cannelloni,ravioli in brodo (solo per la sera), baccalà fritto, insalate russe, paté, ogni tipo di salume conosciuto e poi i dolci! Pandori, panettoni, mascarpone come se piovesse. La fiera dei trigliceridi. Instagram, come ogni social, si riempie di tavole imbandite, bucce di mandarino e gusci di arachidi sparsi fra le caselle della tombola con festose lucine di alberi di Natale sullo sfondo.
Questo per la vigilia, il giorno di Natale, Santo Stefano....e poi? Quando il giorno dopo avete iniziato a leggere quelle simpatiche gif su Facebook "vi siete già pesati", cosa avete pensato? Ditemi, sinceramente, quanti di voi si sono veramente gustati tutto questo, come le foto vorrebbero testimoniare, e quanti invece avevano fisso in mente il pensiero del "sto ingrassando"? Quanti di voi come prima cosa il 27 dicembre mattina si sono pesati e hanno rimpianto ogni singolo boccone? Siate sinceri, secondo me in tanti. L'ho fatto anche io eh? Mi sono pesata, ho registrato il mio bel mezzo chilo in più e per mezza giornata mi sono davvero fatta guastare l'umore. Ho giurato che non avrei più mangiato fino a capodanno. Sono uscita per fare una camminata veloce al parco. Mi sono pentita di quella fetta di pandoro e di essermi fatta ingolosire dalle lasagne tanto da fare il bis.
Poi mi sono chiesta: quando abbiamo smesso di chiedere il bis di lasagne alla mamma, con quel ragù che ci ricorda tanto la nostra infanzia e rendendola felice? Quando abbiamo smesso di ridere con nostro fratello mentre ci sporchiamo tutti con lo zucchero a velo del pandoro? Quando abbiamo perso il gusto di sederci a tavola, bere un buon bicchiere di vino, assaggiare qualcosa di nuovo, scoprire un nuovo sapore? Quando abbiamo perso il gusto di sentirci sazi e felici, di mangiare i nostri piatti preferiti semplicemente assaporando il momento senza pensare ad altro? E sopratutto perché abbiamo smesso di farlo??
E' cosi forte la paura del giudizio degli altri da permettere che ci rovini vita. E' cosi forte la paura di quella singola parola "GRASSO". Non sto certo dicendo che dobbiamo lasciarci andare, non curare il nostro corpo, trascurare la nostra salute, ma davvero, un chilo in più o in meno, cosa cambia? La paura di essere sbagliati, di essere derisi, di essere brutti, di essere GRASSI è cosi radicata in noi oramai che non riusciamo a farne a meno. Ogni invito a cena, ogni aperitivo con gli amici non porta più solo gioia ma l'ansia di dover poi smaltire quello che mangiamo, di doverci punire per aver mangiato. Essere sovrappeso sembra essere diventato uno dei più orribili delitti che si possano commettere.
Mi sono accorta rileggendo che questo post non è altro che una lunga lista di punti interrogativi.
Tutto questo ha un nome, si chiama "body-shaming". La pressione sociale e il giudizio degli altri ci portano a vergognarci del nostro corpo e quindi di noi stessi. Ma vi rendete conto? Come possiamo permettere che qualcuno ci faccia sentire orribili tanto da farci vergognare del nostro corpo? E' una cosa intollerabile, ma cosi difficile da sconfiggere. Io ci sono dentro, fino al collo, e lo ammetto qui e adesso. Ma è questo il mio primo buon proposito per il 2017, imparare ad amarmi esattamente per quella che sono. Godermi ogni istante della mia vita. Ritrovare il piacere del cibo, dei sapori, di mangiare, di smettere con le rinunce.
Ho esattamente 365 giorni di tempo per prepararmi al nuovo Natale e sedermi a tavola in compagnia delle sole persone che amo e non dei sensi di colpa.
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