Let's hope it's a good one
"Non era più una pagina vuota, ma era ancora abbastanza giovane per sapere che poteva cancellare le parole già scritte, cancellarle e ricominciare ogni volta che aveva l'ispirazione"
"4321" di Paul Auster.
Inizia cosi il mio 2018 con questa frase che d'improvviso nella sua semplicità mi arriva come un'illuminazione. L'anno appena trascorso è stato forse uno dei più difficili della mia vita. Un anno faticoso e doloroso fatto di cambiamenti e di paure. Ho vissuto questi 12 mesi come in trance, senza respiro, in una corsa continua per arrivare dappertutto, per non mancare le aspettative di nessuno, per non pensare a tutto quello che stava succedendo. Sempre avanti a testa basta, un ostacolo dopo l'altro, senza processare quello che accadeva, solo combattendo per tenere sotto controllo la paura, per ritrovare l'ordine e l'equilibrio.
Poi ad un certo punto tutto ha iniziato a crollare, io ho iniziato a crollare. Rabbia, frustrazione, mi sentivo come intrappolata. Più mi impegnavo, più mi sforzavo, esaurivo e stancavo meno soddisfazione trovavo. Com'era possibile che nonostante tutti i miei sforzi non fosse mai abbastanza? Così in un pomeriggio di novembre ho deciso di chiedere aiuto. Mi sono fidata del mio istinto e ho iniziato un percorso a ritroso per riscoprire chi sono io. In questo percorso sto imparando che ci sono diversi tipi di egoismo, non tutti per forza negativi. Dedicarsi del tempo è necessario, vitale. Vivere solo per gli altri, per i "doveri" veri o auto-imposti che siano, non è abbastanza, almeno per me. Ho iniziato un progressivo percorso per ritrovare chi sono io, quello che voglio e imparare a prendermi cura di me stessa. Ma poi, questo pomeriggio, leggendo questa frase di Paul Auster ho pensato perché solo ri-scoprire, perché non cogliere questa occasione per ricominciare da zero. Per trovare la nuova me. Non potrò mai tornare alla Laura che ero prima, e nemmeno lo voglio. Sono cambiata, inevitabilmente, sono cresciuta. Sono diventata una persona nuova, con una vita nuova ed è questa la strada che voglio percorrere in questo nuovo anno che si dipana davanti. Nuovi giorni pieni di possibilità per scegliere chi sono io e cosa voglio essere. Un giorno alla volta, un'ora alla volta. Sottraendo ore e minuti ai doveri quotidiani per dedicarli a me a nessun altro. Imparando un passo alla volta a combattere questo perenne senso di colpa di non stare facendo abbastanza. Imparare che io sono abbastanza, io sono tutto e posso essere tutto. IO voglio che sia la parola al centro di questo nuovo anno. Una sola minuscola parola, che ne comprende mille altre, che ingloba tutte le persone che amo e che senti vicine al mio cuore. Con tutto l'egoismo necessario e lottando con tutte le miei auto imposizioni voglio che questo anno sia dedicato a me. Senza mete o obiettivi, senza giudizi miei o degli altri. Non mi fisse mete, solo viaggi.
Poche, pochissime righe, confuse, inutili e scritte male ma che significano tanto. Significano che qualcosa sta tornando, che sto tornando io.
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