Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Angela Hayes è stata violentata e uccisa brutalmente sulla strada di casa, poco fuori la sua città, Ebbing appunto in Missouri. E' passato quasi un anno ma sua madre, Mildred, non si rassegna e sopratutto non accetta che la polizia della piccola cittadina si sia arresa e abbia abbandonato le indagini. Ci sono tre cartelloni pubblicitari, sulla strada in cui è stata uccisa Angela. Spinta dalla rabbia e dalla disperazione Mildred li affitta e vi affigge tre manifesti con le scritte:
Stuprata mentre stava morendo
E ancora nessun arresto
Come mai, Sceriffo Willoughby?
Tre frasi secche e brutali di cui una domanda rivolta allo sceriffo della piccola cittadina, accusato di aver gettato la spugna nella ricerca dell'omicida.
A Ebbing, come prevedibile, scoppia il caos e Mildred, fino a poco prima oggetto della compassione dei concittadini, diventa un bersaglio rea di aver attaccato l'idolatrato e amatissimo sceriffo Bill Willoughby. Sentimento esasperato, il risentimento nei confronti di Mildred, dal fatto che l'uomo è gravemente malato di tumore e in fin di vita.
Il più arrabbiato per la presa di posizione di Mildred è Jason, agente di polizia violento e con problemi di alcolismo, che non mancherà di esprimere la sua furia scagliandosi contro il proprietario della locale agenzia pubblicitaria, colpevole di aver affittato gli spazi a Mildred.
La situazione si aggrava quando, spaventato dall'inasprirsi della malattia, lo sceriffo pone fine alla sua vita con un colpo di pistola e tutta la città sembra addossare la colpa a Mildred e nel frattempo ancora nessun progresso nella ricerca dell'assassino.
Questa in breve la trama di "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" per la regia di Martin McDonagh di cui è la rabbia la vera protagonista del film.
A Ebbing, come prevedibile, scoppia il caos e Mildred, fino a poco prima oggetto della compassione dei concittadini, diventa un bersaglio rea di aver attaccato l'idolatrato e amatissimo sceriffo Bill Willoughby. Sentimento esasperato, il risentimento nei confronti di Mildred, dal fatto che l'uomo è gravemente malato di tumore e in fin di vita.
Il più arrabbiato per la presa di posizione di Mildred è Jason, agente di polizia violento e con problemi di alcolismo, che non mancherà di esprimere la sua furia scagliandosi contro il proprietario della locale agenzia pubblicitaria, colpevole di aver affittato gli spazi a Mildred.
La situazione si aggrava quando, spaventato dall'inasprirsi della malattia, lo sceriffo pone fine alla sua vita con un colpo di pistola e tutta la città sembra addossare la colpa a Mildred e nel frattempo ancora nessun progresso nella ricerca dell'assassino.
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Fonte Google |
Rabbia quella che prova Mildred, la quale non cerca più giustizia per Angela ma vendetta. Vuole che il suo assassino soffra, tanto quanto ha sofferto la figlia e accecata da tutta questa furia rimane insensibile ai bisogni o sentimenti del figlio e dei suoi amici che nonostante tutto le restano accanto.
Ed è sempre lei, la rabbia, questa volta figlia non del dolore ma dell'odio e dell'ignoranza che spinge Jason a commettere atti di estrema violenza e completamente privi di senso, come gettare da una finestra il proprietario dell'agenzia di pubblicità. Ogni azione intrapresa dai personaggi è dettata dalla loro furia del momento, senza pensare al prima o al dopo, ma solo a sfogare l'istinto e a scagliarsi contro tutto e tutti senza pentirsi mai delle proprie azioni.
Un film duro e cupo che ci restituisce l'immagine di un'America molto
lontana dal glamour e delle luci newyorkesi. Il ritratto di un paese
spaventato, di una società che agisce spinta dai suoi istinti senza
riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, e senza il minimo
rispetto per la vita altrui.
Racconta di un sud, quello degli Stati Uniti, molto spesso stereotipato e trascurato. Un sud lontano dalla cultura pop dalle grandi città, forse un po' ignorante, ma con sentimenti forti e autentici e tanta voglia di rivalsa. Voglia di far sentire la voce della propria indignazione.
In conclusione "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" non è certo un film facile, a partire dal titolo lungo e difficile da ricordare, ma forse è questo ciò che il regista vuole trasmetterci, niente è facile, neppure stabilire il confine tra buono e cattivo.
Racconta di un sud, quello degli Stati Uniti, molto spesso stereotipato e trascurato. Un sud lontano dalla cultura pop dalle grandi città, forse un po' ignorante, ma con sentimenti forti e autentici e tanta voglia di rivalsa. Voglia di far sentire la voce della propria indignazione.
In conclusione "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" non è certo un film facile, a partire dal titolo lungo e difficile da ricordare, ma forse è questo ciò che il regista vuole trasmetterci, niente è facile, neppure stabilire il confine tra buono e cattivo.
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