BON TON PER PENDOLARI - volume 1

Sono poche e semplici da mettere in pratica. Alcune, la base, ci vengono insegnate fin dall'asilo. Altre, più recenti, ci sono state imposte da nuovi stili di vita e abitudini moderne. Sono le regole base del vivere civile, ovvero le regole da seguire per star bene con gli altri e all'interno della società. Valgono sul posto di lavoro, al supermercato, in coda alla posta e,rullo di tamburi....sui mezzi pubblici.
Dopo 12 anni di onorato (e odiato) pendolariato sono finalmente pronta a presentare:

"BON TON PER PENDOLARI - volume 1" sottotitolo "Come prendere un treno senza farsi odiare".

REGOLA NUMERO 1: COME CANTA LA CARRA' "RUMORE, RUMORE"
Da recenti indagini Istat si evince che circa l'85% degli italiani presenti su di un mezzo pubblico in un orario compreso fra le 6 e le 8 del mattino per 5 giorni la settimana, considerino lo stesso come un'estensione del proprio letto. Ti piacerebbe se , in piena fase REM, io venissi a urlarti nell'orecchio gli ultimi risultati delle partite di calcio, i dettagli dell'ultima litigata col mio moroso o cosa avrei o non avrei dovuto studiare per il prossimo esame? Credo di no.
Siete pregati di abbassare il tono della voce e non berciare per tutto il vagone, grazie.

REGOLA NUMERO 2: ZAINI,BORSE&co
Ammettendo che tu abbia davvero pagato il biglietto anche per lo zaino che poggi sul sedile a fianco al tuo, non concepirei lo stesso il motivo per cui quando, su un autobus sovraffollato, ti chiedo gentilmente di spostarlo per farmi sedere e tu sbuffi. Cosa sbuffi? Se ti secca tenere lo zaino sulle ginocchia, non portarlo con te, tieni tutto in tasca.

REGOLA NUMERO 3: "OCCUPATO!"
Sempre in tema di posti a sedere. No, se è il treno delle 18.30 e metà della popolazione della Lombardia si sta riversando nel convoglio per tornare a casa, ripeto no, tu NON puoi sorridere e dirmi "è occupato, sto tenendo il posto per una prozia che sale a fra 5 fermate". No e non mi dilungo nemmeno sull'argomento.

REGOLA NUMERO 4: TENERE IL PASSO
Avete presente la famosissima scena iniziale del film "Fantozzi" in cui tutti corrono e si accalcano per timbrare il cartellino? Ecco la discesa dal treno la mattina ha le stesse dinamiche. Il treno lascia la penultima stazione e la gente inizia a riporre libri e ipod per  indossare la giacca. Si avvicina la banchina e tutti si alzano e si posizionano davanti alla porta, tessera della metro fra i denti, pronti allo sprint. Apertura delle porte...VIA! Corsa matta e disperata per raggiungere la metropolitana, le scale o l'ascensore prima che sia troppo tardi per il fatidico timbro del cartellino. In questo fiume di gente sconvolta e trafelata che ancora non ha preso il primo caffè, c'è lui...che cammina guardando lo smartphone...un passo al minuto...con estrema lentezza...oh, deve scrivere qualcosa, si ferma. Immaginate di essere lanciati in autostrada a 130 all'ora e di colpo trovarvi davanti un pilone di cemento, ecco. E qui la domanda sorge spontanea: hai avuto due ore di treno e altre otto ti aspettano davanti ad un pc, proprio ora devi guardare Facebook?

REGOLA NUMERO 5: VIAGGIATORI OCCASIONALI
Li riconosci subito in banchina, sono quelli che sorridono.
Prendere il treno oggi per loro è un'avventura, una piacevole variazione alla  routine quotidiana. Stanno partendo per le vacanze, sono in gita, raggiungono un amico, vanno a vedere una mostra. Il pendolare appena arrivato in stazione individua il viaggiatore occasionale con una sola occhiata e subito...scappa! Capitare nello stesso vagone di gente allegra e ciarliera che chiederà informazioni e farà commenti sulla scarsa efficienza o pulizia del treno per tutto il viaggio è semplicemente intollerabile.
Il pendolare che fino al giorno prima ha imprecato con tutti il fiato a sua disposizione contro i ritardi o l'aria condizionata rotta, di colpo, sentendo questi sprovveduti lamentarsi per una piccola inefficienza, viene punto nell'orgoglio. Cosa vuoi saperne tu! Tu non hai atteso un treno fantasma alla 6 del mattino immerso nella neve fino alla ginocchia. Tu non sei quasi svenuto in pieno luglio su un convoglio senza aria condizionata e i finestrini bloccati. Tu non hai vissuto i grandi scioperi, i guasti alla linea, gli autobus sostitutivi, la circolazione perturbata. Tu non hai combattuto come noi mille ed epiche battaglie, per cui: silenzio.
Il treno farà anche schifo, ma è il "nostro treno" possiamo criticarlo solo noi!


to be continued...

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